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LO ZOLFO (S): Posologia

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Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
Lo Zolfo è richiesto dalla pianta per sintetizzare la Aminoacido Cestine contenenti S, le Cestine, Metionine e gioca un ruolo chiave nelle strutture proteiche attraverso la formazione di legami (-S-S-). Lo S inoltre aiuta nella formazione e stabilizzazione della clorofilla ed è necessario per la formazione del Coenzima A, il quale, è importante per l'ossidazione degli acidi grassi all'interno del ciclo dell'acido citrico. Le erbe normalmente contengono 0.1-0.5% di S del peso secco. La carenza di S si manifesta con clorosi così come per N,Fe,Mg. Tale clorosi si evidenzia, a differenza dei casi di carenza di N, nelle foglie più giovani anzichè quelle più vecchie. S è considerato necessario nella fertilizzazione del prato. Anche se in realtà ci sono poche zone dove la mancanza di S è effettiva. La questione è spiegata attraverso la trasformazione dello S atmosferico (provocato dalla combustione di materiali fossili) e la ricaduta a terra di pioggia acida (H2SO4). La stima USA è circa 12-15 lbs per Acro ogni anno. Questa fornitura naturale fa si che la somministrazione di S non sia necessaria. Discorso a parte deve essere fatto per terreni sabbiosi e asciutti con elevato tasso di salinità , ove spesso il substrato superficiale viene rimosso. La valutazione dell'effettiva necessità di S ad un terreno viene fatta mediante dosaggio di 0.2lb/1000 ftsq di S utilizzando S naturale (polvere di S elementare). Successivamente tale somministrazione può essere fatta anche usando CaSO4 (GYPSUM) o Urea rivestita (Sulfur Coated Urea) seguita da irrigazione. Ci possono essere anche situazioni in cui lo S è impiegato per fini diversi da quelli nutrizionali. Ricerche hanno dimostrato l'efficacia di S nel trattamento di alcune malattie come Take-All-Patch (Gaeummannomyces graminis), Summer Patch (Magnaporthe poae), Spring Dead Spot of Bermudagrass (Letosphaeria spp). Il motivo non è ancora accertato poichè non è stato dimostrato l'interazione tra la patologia e lo S e il cambiamento di pH.
Lo S in combinazione con Fe ha inoltre mostrato la formazione delle "macchie nere" in condizioni anaerobiche. La ragione risiede nella riduzione operata dai batteri che, anzichè utilizzare l'ossigeno durante la respirazione, utilizzano lo S producendo H2S (acido solfidrico) il quale, risulta dannoso per l'apparato radicale. Questo problema è maggiormente evidente laddove la materia organica è abbondante. L'acido Solfidrico può reagire con Fe in queste condizioni, formando composti complessi di Fe-S. In queste condizioni, la via percorribile consiste nell'insufflaggio di aria (Aerification) dell'apparato radicale.

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