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Pennisetum clandestinum

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Pennisetum Clandestinum Hochst

Vedi l'allegato 84069

Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Cyperales
Famiglia: Poaceae
Sottofamiglia: Panicoideae
Tribù: Paniceae
Genere: Pennisetum
Specie: Clandestinum
Nome comune: Kikuyu grass


Origine
Originaria dell’Africa dell’est definita specie nociva per le colture agrarie, impiegata come pianta da foraggio e per turf ornamentale, si è spontaneizzata in Australia e America centrale.

Morfologia

Specie perenne stolonifera e rizomatosa, con stoloni molto ramificati e prostrati, differenzia due tipi di germogli, quelli fertili hanno internodi corti e foglie brevi, la guaina fogliare è giallo-verde chiaro, ligula con presenza di peli. Lamina fogliare lanceolata, da 1 a 30 cm di lunghezza e 7mm di largezza, ripiegata da giovane, apera e piatta a maturità, glabra e con peli alla base, margini appena seghettati. Infiorescenza formata da 2-4 spighe, dioica non ermafrodita, produce piccole cariossidi di 2,5 x1,5 mm.
Vedi l'allegato 84067

Ecologia

Necessita di suoli con buona fertilità, da sabbiosi ad argillosi, prediligge terre rosse, tollera il ristagno ma prediligge terreni con buon drenaggio e pH acido (fino a 4,5) sopporta bene la salinità e l’aerosol marino.
Nativa di zone in cui non si ha una vera e propria zona secca con piovosità media annua di 1000-1600 mm, si è naturalizzata in zone con piovosità comprese tra 800 e 3000 mm anno. Tollera la siccità a causa del sistema radicale ampio e profondo, fino a 3m.
La temperatura ottimale di crescita è compresa tra i 16 ei 21 ° C con calo di crescita al di sotto dei 7° C, resistente al freddo, subisce danni da gelate a -2° C e soccombe a temperature inferiori ai -7° C.
Necessita di molte ore di sole, ma tollera la mezz’ombra.

Cenni agronomici

La riproduzione avviene da seme e per via vegetative mediante stolonizzazione o piantine radicate. Dose di semina 6-8 g/mq con temperature notturne superiori a 18 °C. L'impianto da seme viene effettuato in tarda primavera inizio estate (Maggio-Giugno), la crescita è lenta e la fase di stolonizzazione prosegue per tutta l'estate e l'autunno con temperature di notte superiori ai 16° C.
Necessita di buone quantità di Azoto e Fosforo, 1,5 Kg N per 100 mq.
Specie fortemente competitiva non prevede consociazione, rustica e resistene al calpestio, necessita tagli periodici ogni 10 giorni a 3cm. Vedi l'allegato 84066 Vedi l'allegato 84068 Vedi l'allegato 84070


Sono ben accetti consigli, correzioni e critiche per migliorare la qualità delle informazioni. I dati riportati sono frutto di ricerca su siti web specializzati e testi di colture foraggere e dalla diretta osservazione della specie non in ambiente naturale ma in impianti ornamentali.
 
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Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Bella scheda, la inserisco nelle faq sulle macroterme ma io so che uno dei motivi per cui non è molto commercializzata è che tende a non "accorgersi" che sta arrivando l'inverno e le prime gelate possono far stragi.
 

tonio

Florello
direi che non è il massimo se non si accorge del freddo..........quindi crolla .......e come dire che è aria americana.......
 

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Aspirante Giardinauta
Bella scheda, la inserisco nelle faq sulle macroterme ma io so che uno dei motivi per cui non è molto commercializzata è che tende a non "accorgersi" che sta arrivando l'inverno e le prime gelate possono far stragi.

Non so di preciso come si comporta alle basse temperature, ma ti assicuro, devo postare alcune foto degli impianti che ho fatto e di quello che tengo come punto di riferimento, che con il clima che si ha nella mia zona, ovvero litoraneo costiero della Sicilia Settentrionale, rimane in fase vegetativa molto a lungo e anche se sporadicamente abbiamo temperature di 4°C la notte nel mese di Febbraio non subisce danni. Purtroppo non si hanno molti dati, ma ritengo che l'utilizzo sporadico se non nullo della specie in questione, sia solamente un fatto puramente commerciale e abitudinale. Non so da voi, ma da me si usa quali esclusivamente lo Stenotaphrum secundatum, raramente, e devi essere fortunato, viene utilizzato il Cynodon, ma il resto è solo utopia.
Nella tua zona potrebbe vegetare benissimo.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Credo che invece il limite sia proprio Sicilia regioni limitrofe, qui da me (lazio basso) se anche non abbiamo inverni rigidissimi le nostre brave puntatine sotto zero le abbiamo, con questo non dico che la stagione successiva non avresti nulla ma non sarebbe come per le altre macro che semplicemente rinverdiscono tutta la superficie.

Per quello che ne so io (non visto di persona però) può accadere di ritrovarsi (sempre parlo delle mie latitudini) con terra nuda in inverno.

Se puoi postare delle foto ne sarei lieto anche per vedere che effetto fa'! :lol:

Le macroterme si stanno diffondendo lentamente in Italia c'è ancora molto scetticismo nei loro confronti ma credo che il processo avviato sia difficilmente arrestabile per cui proprio al sud dove possono dare risultati migliori presto spopoleranno e aumenterà anche le varietà a disposizione
 

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Aspirante Giardinauta
Alcune imagine del prato di Pennisetum


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cigolo

Esperto Sez. Prato
Bel reportage, mi piacciono la compostezza del manto ed il comportamente dove lasciato libero di scorazzare (spiaggia), mi piacciono meno il colore e l'aspetto ravvicinato dove rasato regolarmente, curioso infine lo spirito suicida di quando si tuffa in mare. Indubbiamente è una varietà che bene si presta dove viene richiesta una buona resistenza all'usura, dove c'è scarsità d'acqua, dove si richiede un controllo dell'erosione (notevole l'aggressività) e su ampie superfici, su un prato domestico (specialmente se di ridotte dimensioni) invece non la vedo molto bene nel senso che ci sono altre macroterme dal colore e impatto estetico a parer mio migliore.

cigolo
 

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Aspirante Giardinauta
Concordo cigolo, va bene per piccoli prati. Questo è lasciato anche al suo destino, mio parere se curato meglio durante tutto l'anno e intendo scerbatura costante delle zone perimetrali, rimozione del feltro e riduzione degli stoloni sovrapposti (sembra quasi di camminare sulla gomma), concimazioni accurate da aprile a novembre, irrigazione costante, insomma curarlo come si deve, stiamo parlando di un prato lungo 140 metri e largo nel punto maggiore 15 metri, quasi 1500 mq non di un praterello di 2 mq, avrebbe un aspetto anche migliore.
Ci sono macro sicuramente più gradevoli non lo metto in dubbio, ma lo pongo come termine di paragone con lo Stenotaphrum che a me mi sta sulle XXXXX!!!! :fischio:
 
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Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Alveoli di 37 giorni di Pennisetum clandestinum!

alveolare1.jpg


alveolare2.jpg


alveolare4.jpg


piantina1.jpg


Attualmente ne sono stati prodotto 1000 alveolari da 104 fori, ma è in previsione di spaziare su diverse tipologie di macroterme.
 
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Pierantonio

Giardinauta
wow, complimenti che posto fantastico!!! e questo tipo d'erba mi piace veramente tanto!!
Poi vedere l'abbinata mare spiaggia e prato verde è il massimo!!!
FANTASTICO!!!!! :hands13::hands13::hands13::hands13:
:Saluto:
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
x Cigolo:
Le foto le ho fatte su un campione che ho a casa.

Le piante provengono da una produzione in alveolo 104 fori da seme certificato e garantito seminato 37 giorni fa e pronto per la posa dopo soli 15 giorni dalla germinazione.
Il produttore per il quale curo la distribuzione e promozione ha prodotto sotto ordinazione 2500 seminiere da 104 fori e come dicevo ne sono rimaste 1000, numero che già in settimana si è ridotto notevolmente.
Poiché poco conosciuto e comunque limitato nell'utilizzo per le caratteristiche ecologiche della specie non si hanno molti produttori, credo che di essere il solo in Sicilia a vendere questo prodotto e l'azienda che lo produce altrettanto, ed è poco conosciuto, ma a mio parere tra le macro ha un aspetto davvero unico, lamina con consistenza di una festuca ma sviluppo rizomatoso e stolonifero come tutte le altre macro.
In settimana sarò direttamente in azienda e provvederò a fare altre foto, quelle che ho per il momento sono le mie personali, le altre del processo di semina e sviluppo sono usate a scopo commerciale e per il momento non pubblicabili liberamente.

Alla prossima.
 

verdesi

Aspirante Giardinauta
grandi complimenti, veramente!!!!!! so che a Bari il Prof Marchionne a fatto grandi sperimentazioni sulle macroterme ed e innamorato del pennisetum. ha dei dati molto interessanti sulla resistenza alle basse temperature della (mi sembra) cultivar AZ1 .
veramente bel prodotto . . .
 
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