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acido o alcalino?

linda

Giardinauta
Come faccio a distinguere quale tipo di terreno c'è nel mio giardino? sento parlare di altri aggettivi, per esempio argilloso, o privo di calce, ma non ci capisco nulla. Esiste il terreno neutro, o misto? Può un terreno essere in parte acido e in parte alcalino? Penso che la mia terra non sia acida perchè un'azalea è malconcia, ma le ortensie stanno bene. Il tipo di terreno dovrà condizionare gli acquisti delle piante? Cioè niente piante acidofile in terreno non adatto?
grazie
Linda
 

kiwoncello

Master Florello
Il sistema più banale è fare una sospensione acquosa di un pò di terriccio e controllarne il pH con una cartina al tornasole (chiedi in farmacia). Se il pH è inferiore a 7.0 è acido, se eccede 7.0 indica alcalinità del terreno. Le ortensie sono meno esigenti di azalee, rododendri ecc. quanto ad acidità. Ovviamente nel terriccio di vasi ed aiuole c'è la possibilità di acidificare.....
Ciao e benvenuta
kw
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Prima di tutto un ben venuto anche da parte mia!!!
pru.gif


Esiste il terreno neutro, o misto?
Possono esistere terreni nettamente acidi, alcalini, mediamente acidi e alcalini
o che si avvicinano alla neutralità. Non penso esistono terreni misti.
Un terreno argilloso è un "terreno grasso", ricco di materie organiche, ma poco drenante. Se hai tanti lombrichi, probabilmente hai un terreno argilloso.
Se coltivi azalee in terreno argilloso, queste non cresceranno. Per farle crescere occorrerà collocarle in uno scavo riempito con torba acida di sfagno, poichè sono piante acidofile, ma non basta! Se hai acqua dell'acquedotto troppo calcarea e le bagnerai con quella, deperiranno, poichè il ph della torba aumenterà, quindi dovrai bagnarle con acqua piovana il più possibile.
Il tipo di terreno dovrà condizionare gli acquisti delle piante?
Sicuramente, anche se qualcosa si può fare per modificare la composizione di un terreno: aggiungere sabbia per drenare, aggiungere solfato di ferro per acidificare, calce per alcalinizzare ecc.............
Cioè niente piante acidofile in terreno non adatto?
Non è detto.... Io ho un terreno argilloso, però coltivo delle azalee in piena terra seguendo gli accorgimenti di cui prima parlavo e somministrando, ogni 40 giorni solfato di ferro per contrastare l'alcalinità dell'acqua di irrigazione.
 

linda

Giardinauta
Grazie a tutti, anche da parte dei miei gattacci, che quando apro loro "le gabbie" (li tengo in casa perchè non voglio che vadano incontro a una brutta fine) si lanciano in giardino brucando erba cipollina, crocus, bambù, piantine appena nate, e poi si rotolano con le schiene nella polvere, felici come bambini vocianti e sguazzanti nella piscinetta di gomma....!!! a parte la divagazione, il terreno argilloso è grasso e basta o significa alcalino? (si, ci sono tanti simpatici lombrichi) Non amo le piante acidofile (troppi fiori per i miei gusti) ma ho comperato per sbaglio una plumbago e devo decidere se tenerla in vaso....
rigrazie
Linda
 

amelia

Giardinauta Senior
Questa conversazione è estremamente interessante. Anche io come Linda mi domando le stesse cose da molto tempo e alla fine, anche in base a quello che leggo qui, ho concluso che il mio è un terreno alcalino e gli "indizi" che mi hanno convinta sono i seguenti:

- il colore è chiaro, tendente al grigio
- è pieno di lombrichi
- gli ibiscus non la "gradiscono"
- gli agli restano piccoli come noccioline
- la natura geolgica della zona è di tipo calcareo e spesso capita di trovare sassi di calcare bianco o giallo e anche pezzi di stalagmiti o stalattiti

Però volevo chiedervi un parere: avendo scavato un pozzo, abbiamo trovato una vena d'acqua a75 mt. di profondità e l'abbiamo fatta analizzare. Ci hanno detto che è ferrosa ed io credo che sia anche leggermente sulfurea infatti, quando innaffiamo, sento un vago odore di zolfo e sui tronchi degli alberi si forma una polverina rossastra. Voi che dite? Quest'acqua migliora l'alcalinità della terra o no?
 
P

Piera1

Guest
In questo forum si era già parlato di come riconoscere il terreno per piante, si era parlato di caritne tornasole ma anche di altri metodi tra cui se non ricordo male anche l'acido muriatico. Qualcuno si ricorda? Magari se si potesse avere il link della discussione. Ciaocià.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
amelia ha scritto:
Però volevo chiedervi un parere: avendo scavato un pozzo, abbiamo trovato una vena d'acqua a75 mt. di profondità e l'abbiamo fatta analizzare. Ci hanno detto che è ferrosa ed io credo che sia anche leggermente sulfurea infatti, quando innaffiamo, sento un vago odore di zolfo e sui tronchi degli alberi si forma una polverina rossastra. Voi che dite? Quest'acqua migliora l'alcalinità della terra o no?
Sicuramente questa tua acqua migliorerà la qualità del terreno, perchè se, come hai detto, contiene ferro ed in più senti odore di zolfo, vuol dire che ha un ph piuttosto acido ( contiene tracce di solfato di ferro) e contrasterà efficacemente l'alcalinità del tuo terreno.
Aggiungo, per chi fosse interessato, un metodo piuttosto semplice per riconoscere il tipo di terreno del proprio giardino:
Terreni sabbiosi: prevale la componente sabbia, con particelle che non si attaccano insieme ma restano sempre sciolte. Questo tipo di terreno è permeabile, trattiene poco l'acqua ed è facile da penetrare per le radici. Strofinando tra le dita un po' di terreno bagnato sarà possibile percepire i granelli di sabbia.

Terreni limosi: prevale la componente limo, fatta di particelle appena più sottili della sabbia, che restano poco aggregate ma più capaci di trattenere acqua ed elementi fertilizzanti. I terreni limosi sono sciolti, e con scarsi rischi di ristagni di acqua. Strofinando un po' di terreno bagnato tra le dita si ha una sensazione saponosa ma non appiccicosa.

Terreni argillosi: prevale la componente argilla, con particelle finissime che facilmente si aggregano insieme e conferiscono struttura glomerulare al terreno. Trattengono molto bene l'acqua e hanno scarso drenaggio. Sono in genere molto fertili, ma se calpestati o lavorati troppo umidi, si impastano e rimangono poi duri e compatti, impenetrabili per le radici. Il terreno argilloso è appiccicoso quando è bagnato e, strofinandolo tra le dita, è facile formare dei sottili cilindretti.

Terreni torbosi: sono ricchi di torba, che è una sostanza organica vegetale poco decomposta perché accumulata in tempi molto lunghi in presenza di acqua, di scarsa ossigenazione e di pH acido. Non sono comuni nei nostri climi, e l'aggiunta di torba serve spesso per migliorare la permeabilità di terreni troppo compatti. Si riconoscono a vista per l'aspetto fibroso.
Per determinare il tipo del vostro terreno prendere una manciata di terra in quattro o cinque punti diversi del giardino, mischiarla bene in un secchio, metterne una cucchiaiata in un barattolo di vetro pieno di acqua pulita, mescolare bene e lasciar riposare. Quando l’acqua sarà tornata limpida, osservando bene si vedrà allora che le particelle più grandi si sono depositate sul fondo del barattolo, quelle della misura successiva al di sopra e quelle più fini al di sopra ancora; infine ci sarà uno strato scuro composto principalmente da humus. Se si tratta di un buon tericcio dovrebbero risultare degli strati più o meno equivalenti; se si tratta di un terreno sabbioso vi saranno molti detriti leggeri sospesi nell’acqua. I migliori terreni per la coltivazione sono quelli di colore scuro, dovuto da una notevole ricchezza di humus; se tendono al rosso vi è presenza di ferro, mentre i suoli più chiari sono ricchi di calcio.
Spero di essere stata utile.......
phate.gif
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
misurazione ph

Vi invio la descrizione di due metodi semplici per poter misurare il ph sia in piena terra che in vaso
Misurazione del ph di un terreno con cartina al tornasole.
Si prende una parte di terra e 2,5 parti di acqua osmosi o distillata per non contaminare il campione. Si unisce, si mescola ....e si lascia riposare per una notte.
La terra deve essere stata preventivametne asciugata e setacciata in modo tale da rimuovere i sassi e le impurità, si deve rompere bene anche tutti i grumi.
La mattina dopo, quando la terra si è depositata sul fondo del recipiente,si inserisce la cartina e si controlla il viraggio del colore . C'è una scala cromatica che dice a che ph corrisponde.
Controllo ph piante in vaso.
Si effettua con la raccolta del percolato ( acqua che esce dai fori di drenaggio dopo aver bagnato la pianta)
1) attendere due o tre ore dopo l’irrigazione per permettere che il substrato dreni completamente.
2) posizionare sotto il vaso una vaschetta di raccolta senza pulire la parte inferiore del vaso
3)applicare dell’acqua osmosi o distillata su tutta la superficie del vaso
4) raccogliere l’acqua drenata dal vaso e fare le misurazioni.
Per chi possiede, oltre a cartine al tornasole o misuratori di ph anche un misuratore di conducibilità elettrica potrà verificare anche la concentrazione dei Sali presenti ( la salinità)
 

amelia

Giardinauta Senior
Grazie Ileana!!! mi devi scusare :martello: , ma solo ora mi sono accorta di queste tue utilissime risposte!

Le tue spiegazioni sono molto semplici ed infatti, dalla descrizione dei vari tipi di terreno, ho subito potuto individuare il tipo al quale appartiene il mio che è sicuramente: ARGILLOSO! Pensa che quando calpesto la terra bagnata mi si forma una "zeppa" sotto la suola che può diventare ad ogni passo più alta, praticamente dopo una decina di metri sembro un trampoliere! :cool2:

Il fango può essere usato come cemento naturale, infatti i muri a secco che ho costruito quasi dieci anni fa ed i vialetti di fango e pietre non si sono spostati di un millimetro! :D

Ma è anche una terra molto fertile, quintali di frutta, di olive, ortaggi giganti che nascono anche spontaneamente dai semi dell'anno precedente, la vegetazione spontanea, se incontrollata, potrebbe in pochi anni far scomparire ogni traccia della (cosiddetta) civiltà umana... per quasto amo tanto quel posto! :love:

grazie ancora, un bacio!
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
amelia ha scritto:
QUOTE]Grazie Ileana!!! mi devi scusare :martello: , ma solo ora mi sono accorta di queste tue utilissime risposte!
Non c'è problema, figurati!!!
Anch'io ho il giardino con terreno argilloso e, come te, anch'io quando lo calpesto bagnato, ho la suola degli stivali piena di fango!
L'unico problema che ha è forse dovuto al drenaggio difficoltoso, ma posso confermare che è estramemente fertile, anche grazie agli " amici" lombrichi. Non ho un orto, poichè non saprei da che parte cominciare, ma posso dirti che la mia siepe di "eleagnus"riesce a produrre tante piantine dai frutti caduti nel terreno. Ormai è diventata quasi un'invasione!!!
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Benvenuta Linda! :)
Ti consiglio di inserire la tua Località nel Profilo, così potremo darti consigli adatti al tuo clima. ;)

Piera1 ha scritto:
In questo forum si era già parlato di come riconoscere il terreno per piante, si era parlato di caritne tornasole ma anche di altri metodi tra cui se non ricordo male anche l'acido muriatico. Qualcuno si ricorda? Magari se si potesse avere il link della discussione. Ciaocià.
Era QUESTA Piera? ;)
 
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