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ho bisogno di consigli :)

bluesoul

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, :Saluto: mi chiamo simone e da parecchi mesi sto pensando di iniziare a coltivare i bonsai ma finora ho rinunciato perché cercando in rete sembra essere molto complicato, per questo vi chiedo un paio di consigli;
voi con che pianta consigliate di iniziare? personalmente a me piace molto l'acero
è meglio iniziare da un bonsai gia fatto o da una pianta non ancora "lavorata"?
un balcone va bene o ci vuole per forza un giardino?
la manutenzione è fattibile per qualcuno che non ha nessuna esperienza botanicha?
solo a titolo informativo, dato che non ho pretese di nessun tipo, ma volevo sapere in quanti anni si possono iniziare a vedere dei buoni risultati, ci vuole tipo un paio d'anni o si deve aspettare 2 decenni?

perdonate le mie domande da novizio :muro:
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, :Saluto: mi chiamo simone e da parecchi mesi sto pensando di iniziare a coltivare i bonsai ma finora ho rinunciato perché cercando in rete sembra essere molto complicato, per questo vi chiedo un paio di consigli;
voi con che pianta consigliate di iniziare? personalmente a me piace molto l'acero
è meglio iniziare da un bonsai gia fatto o da una pianta non ancora "lavorata"?
un balcone va bene o ci vuole per forza un giardino?
la manutenzione è fattibile per qualcuno che non ha nessuna esperienza botanicha?
solo a titolo informativo, dato che non ho pretese di nessun tipo, ma volevo sapere in quanti anni si possono iniziare a vedere dei buoni risultati, ci vuole tipo un paio d'anni o si deve aspettare 2 decenni?

perdonate le mie domande da novizio :muro:

Ciao Simone, cerco di risponderti per ordine:

"voi con che pianta consigliate di iniziare?"

dipende dalla zona in cui vivi, comunque solitamente può esser un buon inizio un olmo (zelkova nire), che ben si adatta a quasi tutti i climi (tranne forse quelli estremamente freddi)

"è meglio iniziare da un bonsai gia fatto o da una pianta non ancora "lavorata"?"

oddio, un bonsai già "fatto" (non esiste in realtà un bonsai finito in quanto in continua evoluzione) potrebbe costare una fortuna, a poche decine di euro trovi praticamente solo pianta ad un primordiale stadio di lavorazione spacciati come "bonsai". In ogni caso è difficile sia farne uno da zero, sia mantenerne uno maturo, è necessario in entrambi i casi conoscere le tecniche di coltivazione e modellatura.

"un balcone va bene o ci vuole per forza un giardino?"

un balcone, purchè ben esposto e con la giusta ventilazione è ottimo, un giardino lo è ovviamente ancora di più. Se può consolarti io posseggo bonsai anche di grande valore che coltivo tranquillamente sul mio balcone.

"la manutenzione è fattibile per qualcuno che non ha nessuna esperienza botanicha?"

no, non ci si può improvvisare senza un minimo di bagaglio culturale in merito...altrimenti si fanno solo danni.

"in quanti anni si possono iniziare a vedere dei buoni risultati"

Premetto che bonsai e fretta son due cose che non vanno per niente d'accordo. Partendo da zero (con un materiale raccolto in natura), ci vogliono almeno 15 anni per ottenere un risultato apprezzabile, se si parte da seme ancora di più. L'ideale è iniziare con piante da vivaio.

Concludo dicendoti che il bonsai non è una cosa astrusa e complessa, ma è giusto approcciarlo con le dovute conoscenze che magari un buon corso potrebbe darti.

Dato che sei agli inizi, puoi provare leggendoti un buon libro iniziando a far pratica con qualche pianticella da pochi euro.
 
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Greenray

Esperto di Bonsai
Benvenuto Bluesoul.

Lugimita ti ha dato risposte sulle quali concordo.
Voglio però aggiungere che mentre un olmo (zelkova o anche autoctono) va avanti quasi da se e quasi con qualsiasi clima, anche l'acero ha delle varietà relativamente resistenti agli strapazzi di noi principianti.
Inoltre quando si comincia si commette speso l'errore di "buttarsi addosso" alla nostra pianta, facendole letteralmente mancare il respiro, la dovuta tranquillità. Un conto è guardarla spesso, un altro conto è tormentarla.
Da quanto ho letto ed un pochino anche sperimentato, sembra che avere un certo numero di piante (un numero non esagerato) riduca il rischio.
Quindi, giacché citi una pianta che adoro, ti invito ad accoglierne una e tenerla a fianco a quelle altre che ti procurerai.
Le temperature invernali di Como non sono proibitive per un olmo, ma penso siano tollerate un po' meno bene da un acero e comunque ogni pianta se la cava benissimo se in terra, un po' meno in vaso.

Circa la tua domanda balcone/giardino, anche io credo a quello che ha scritto Lugimita, ma evidenzierei quel suo "se esposto bene". Infatti per me che sto a Milano è difficile trovare un compromesso fra il balcone a Nord e quello a Sud perché non c'è. Quello a Nord va benissimo d'estate, ma è troppo umido e sorgono problemi di oidio o addirittura di funghi; quello a Sud è una fornace e non c'è vaso che tenga, neppure se di ampie dimensioni.
Quando vado in vacanza per un po', di nascosto scavo un buco nel giardino condominiale e ci "immergo" i vasi con le mie piante.
Quando torno ed osservo il risultato mi chiedo quanti anni sono stato via, sia perché l giardino è concimato forse anche troppo, ma comunque le piante (a parte le lumache, e il decespugliatore infame) crescono che è uno spettacolo e mi dispiace riprendermele per farle soffrire su di un balcone o su quell'altro.

Voglio dire che se hai dello spazio nel verde dove poter ospitare le tue piante, potresti usufruirne anche per accelerare il loro sviluppo partendo da piante che come te non sono ancora pronte al titolo finale.
Di tempo ce ne vuole comunque tanto, ma alla lunga questo è un vantaggio di questa attività, non un difetto.

Personalmente poi, io a scapito forse di determinati risultati, preferirei avere un bonsai di una pianta autoctona piuttosto che di una pianta più o meno esotica.
Fra esse c'è anche il punica granatum (melograno), il carpinus betulus (carpino), il ficus carica (fico), il fraxinus betulus (frassino), il sorbo, il prunus spinosa, il corniolo, il viburno, ma ce ne sarebbero tante altre col solo difetto di costare troppo poco per riuscire a trovarle in vendita.
Più facile realizzare scambi con appassionati, oppure rivolgersi a vivai specializzati in "Piante Autoctone".
Ne conosco uno a Melegnano, uno vicino Parma.

In bocca al lupo.
 
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bluesoul

Aspirante Giardinauta
Grazie per le risposte :)
Ho visto in uno di quei supermarket per il fai da te che ci sono parecchi ligustri, olmi e ginepri per 10/20 euro (ovviamente poco simili ad un vero bonsai come dicevate voi), potrei provare con quelli per iniziare?
Il tipo di acero che mi piaceva dovrebbe essere un acero palmatum dejoio, quello che in autunno fa le fogli rosse. Dite che è una spece delicafa ed inadatta per la mia zona?
Per quanto riguarda il balcome ha un'esposizione diretta dalle 13 circa fino al tramonto e se sono riuscito a far funzionare la bussola sul cell dovrebbe essere verso est un altra cosa che forse potrebbe essere un probblema è che in autunno tira un vento parecchio forte che a volte ribalta i vasi dei vicini.
Di corsi ho visto su internet che ce ne sono, domani mi informo.
le piante da vivaio di quanti anni le si dovrebbero prenderle?
Perdonate la raffica di domande. ;p
 
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aurex

Esperto di Bonsai
Grazie per le risposte :)
Ho visto in uno di quei supermarket per il fai da te che ci sono parecchi ligustri, olmi e ginepri per 10/20 euro (ovviamente poco simili ad un vero bonsai come dicevate voi), potrei provare con quelli per iniziare?

certo...perchè no....però evita il ligustro cinese....

Il tipo di acero che mi piaceva dovrebbe essere un acero palmatum dejoio, quello che in autunno fa le fogli rosse. Dite che è una spece delicafa ed inadatta per la mia zona?
delicata secondo me si....ma non è inadatta per la tua zona..anzi.

Per quanto riguarda il balcome ha un'esposizione diretta dalle 13 circa fino al tramonto e se sono riuscito a far funzionare la bussola sul cell dovrebbe essere verso est un altra cosa che forse potrebbe essere un probblema è che in autunno tira un vento parecchio forte che a volte ribalta i vasi dei vicini.
non è una esposizione proprio idonea....in particolare per il periodo estivo dove le piante prenderebbero il sole più forte...però non è un problema irrisolvibile....le mie piante sono sotto al sole dalla mattina al tramonto e mi sono dovuto organizzare con un sistema ombreggiante.

Di corsi ho visto su internet che ce ne sono, domani mi informo.
le piante da vivaio di quanti anni le si dovrebbero prenderle?
Perdonate la raffica di domande. ;p
frequentare un corso ed un club non è cosa da poco....secondo me è molto importante ...per iniziare però puoi sempre incominciare a sbirciare per bene in rete...ci sono tantissime informazioni e quant altro...dai una lettura alle discussioni in rilievo del forum...dove potrai incominciare già a capire molto.
una cosa importante che hai detto riguarda la conoscenza botanica...non bisogna essere dei botanici per coltivare un bonsai...ma se hai un buon bagaglio di conoscenza in materia è sempre meglio...per questo io ho dedicato i miei primi anni...ma anche oggi...allo studio di nozioni di botanica e di fitopatologia...""""prima bisogna imparare a coltivare...poi si diventa bonsaista"""".
Io ho incominciato prendendo qualche pianta già impostata a bonsai e ogni tanto qualche pianta da vivaio sulla quale fare esperienza e esperimenti e tante schifezze :lol:...nel frattempo leggevo...leggevo...leggevo...come un affamato di qualsiasi informazione che riguardasse i bonsa...
passione, pazienza e conoscenza....pian piano ci si arriva....:Saluto:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Forse per eccesso di prudenza aggiungo di condividere quello che ha scritto Aurex, ma riguardo dell'ombreggiatura il mio balcone esposto a Sud fa eccezione.
Si trova sulla faccia del palazzo che "cuoce" durante l'estate (non la scorsa estate) e dove ho installato una tenda da anni, altrimenti non sarebbe stata vivibile nemmeno la stanza da cui si affaccia.
Su questo balcone, nonostante la tenda tolga quasi completamente i raggi diretti del sole (producendo inevitabilmente un leggero effetto serra), se non quando non è intenso al mattino ed alla sera, le piante faticano molto a sopravvivere, il terriccio si asciuga con eccessiva rapidità, i vasi e le radici si scaldano troppo nonostante siano sollevati dalle cocenti piastrelle, costringendomi ad innaffiare troppo di frequente. Soffro pensando a cosa debbano patire le radici!

Voglio dire che se normalmente l'ombreggiatura basta, vi sono casi drammatici e spero rari, in cui questo può non bastare.

Poi ho letto che Aurex ti ha sconsigliato il ligustro cinese: mi associo anche a questo, ma non in particolare sul ligustro, bensì in generale su qualsiasi pianta che abbia una possibile scelta autoctona.

Per l'età delle piante da vivaio vi sono due contrapposte tendenze: quella di sceglierne una giovane da far crescere come si vuole e quella di sceglierne una di diversi anni, già abbastanza robusta.
Entrambe le scelte hanno i vantaggi e gli svantaggi che puoi immaginare.
Secondo me è bene cercare piante di non meno di 3 anni, ma non più di 5 o 6. I vivai cercano ovviamente di offrire piante diritte, pulite, ortogonali, proprio quello che non serve ai nostri scopi. L'ideale è di trovarne una un po' "malriuscita" da quel punto di vista. In genere i vivaisti se ne liberano molto volentieri ed il provetto bonsaista difficilmente ne può peggiorare l'aspetto.
 

aurex

Esperto di Bonsai
..... ma riguardo dell'ombreggiatura il mio balcone esposto a Sud fa eccezione.
Si trova sulla faccia del palazzo che "cuoce" durante l'estate (non la scorsa estate) e dove ho installato una tenda da anni, altrimenti non sarebbe stata vivibile nemmeno la stanza da cui si affaccia.
Su questo balcone, nonostante la tenda tolga quasi completamente i raggi diretti del sole (producendo inevitabilmente un leggero effetto serra), se non quando non è intenso al mattino ed alla sera, le piante faticano molto a sopravvivere, il terriccio si asciuga con eccessiva rapidità, i vasi e le radici si scaldano troppo nonostante siano sollevati dalle cocenti piastrelle, costringendomi ad innaffiare troppo di frequente. Soffro pensando a cosa debbano patire le radici!

si in effetti non è semplice difendersi dal calore eccessivo...bisogna cercare un giusto compromesso...anche il mio giardino è esposto a sud...e non esente dal calore eccessivo...per questo motivo li ho disposti costruendo una struttura sopra la quale ho messo due strati di zanzariera grigia di tela....adesso ad esempio ce ne uno solo poichè il sole non è più così caldo....di questa struttura ne beneficiano anche le piante sul bancale laterale in basso.....
1.jpg

mentre le tropicali e qualche altra le tengo in ombra per quasi tutto il giorno sotto la veranda...
2.jpg
questo giusto per avere un'idea.....
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Concordo con tutti i consigli aggiunti dagli altri. Riguardo la coltivazione sul balcone ho sempre pensato che, chi ci riesce, abbia una marcia in più rispetto a chi ha la fortuna di avere un giardinetto tutto per se che facilita una marea di cose.

Parlavo di esposizione del balcone. Nel mio caso sono fortunato, è un grande balcone orientato a sud-ovest che mi garantisce una adeguata insolazione dalle 13 al tramonto, molto ventilato in quanto posizionato di fronte al giardino e a cavallo di una aperta campagna, quindi senza barriere artificiali che ostacolano ventilazione e quant'altro.

Anche la scelta delle essenze, oltre che autoctone, deve tener conto delle condizioni che il nostro balcone o giardino possono offrire loro. Io, per esempio, abito a Bari e coltivo essenzialmente solo olivi, ginepri e ho un solo pino nero giapponese che però ben si è adattato.

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Il tavolino bianco (per natura il bianco riflette la radiazione solare) evita un eccessivo surriscaldamento del pianto di appoggio dei vasi, tant'è vero che non ho bisogno ne di ombreggiare ne di fare nessun tipo di acrobazia con l'acqua.

D'estate innaffio al massimo una volta al giorno di sera. Insomma, le condizioni ideali di coltivazione bisogna poi crearsele con l'esperienza e un po di fantasia che non guasta mai.
 

aurex

Esperto di Bonsai
Il tavolino bianco (per natura il bianco riflette la radiazione solare) evita un eccessivo surriscaldamento del pianto di appoggio dei vasi, tant'è vero che non ho bisogno ne di ombreggiare ne di fare nessun tipo di acrobazia con l'acqua.

anche avvolgere il vaso con la stagnola non è una brutta idea...molti lo fanno....compreso io....
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Secondo me la stagnola può servire quasi esclusivamente a riflettere gran parte dei raggi diretti del sole, ma se il vaso è in ombra o quesi, la stagnola ha ben pochi effetti.

Credo invece che ne abbia molti di più il tenere vasi e piante lontani da enormi masse di cemento come è il mio palazzo, ed invece tenere tutto vicino al verde, dove dalla terra riceveranno anche indirettamente un po' di conforto climatico.

Io e le mie piante invidiamo tutti e due voi.:squint:


anche avvolgere il vaso con la stagnola non è una brutta idea...molti lo fanno....compreso io....
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
si in effetti non è semplice difendersi dal calore eccessivo...bisogna cercare un giusto compromesso...anche il mio giardino è esposto a sud...e non esente dal calore eccessivo...per questo motivo li ho disposti costruendo una struttura sopra la quale ho messo due strati di zanzariera grigia di tela....adesso ad esempio ce ne uno solo poichè il sole non è più così caldo....di questa struttura ne beneficiano anche le piante sul bancale laterale in basso.....
Vedi l'allegato 187861

mentre le tropicali e qualche altra le tengo in ombra per quasi tutto il giorno sotto la veranda...
Vedi l'allegato 187862
questo giusto per avere un'idea.....

complimenti aurex, bell'angolino
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
anche avvolgere il vaso con la stagnola non è una brutta idea...molti lo fanno....compreso io....

si, non è una brutta idea anche se da alcune prove fatte questa estate ho notato che la stagnola avvolta senza uno strato intermezzo di materiale termoisolante in realtà comunque trasmette calore. E' vero che l'alluminio riflette parecchio ma, in quanto metallo, è anche un buon conduttore. Alcuni usano interporre tra l'alluminio e il vaso una fettina di termoisolante edile.

Comunque sia nel mio caso posso farne a meno anche perché l'esposizione fa si che i vasi non siano esposti al sole per tutte le ore della giornata. Un altra buona soluzione è poggiare i vasi su una ciotola bassa bella larga riempita di ghiaia inumidita (non a mollo nell'acqua). Questo crea un microclima che alcune essenze (gli aceri per esempio) gradiscono tantissimo.
 

bluesoul

Aspirante Giardinauta
uhm, io credevo che dovessero prenderne in abbondanza di sole mentre in realtà bisogna evitare di esporle direttamente? quindi la crescita è dovuta al colare più che dai raggi?
per fortuna che non ho pensato di iniziare in estate se no mi sarei dovuto confrontare con più problemi che ora ho il tempo di evitare :p
oggi sono stato a vedere un pò di bonsai da supermarket ma erano un po orrendi e non mi sono lasciato tentare, dopo sono stato da un signore che fa corsi e che mi ha detto che è stato in giappone a fare corsi a sua volta, lunedi tra 2 settimane proverò a vedere come va, oltretutto mi ha venduto un piccolo ginepro a 30 euro.

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aveva anche un acero ma quello costava 80 euro anche se sono assai tentato di ritornare e di portarmelo a casa :p

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luigimita

Aspirante Giardinauta
uhm, io credevo che dovessero prenderne in abbondanza di sole mentre in realtà bisogna evitare di esporle direttamente? quindi la crescita è dovuta al colare più che dai raggi?
per fortuna che non ho pensato di iniziare in estate se no mi sarei dovuto confrontare con più problemi che ora ho il tempo di evitare :p
oggi sono stato a vedere un pò di bonsai da supermarket ma erano un po orrendi e non mi sono lasciato tentare, dopo sono stato da un signore che fa corsi e che mi ha detto che è stato in giappone a fare corsi a sua volta, lunedi tra 2 settimane proverò a vedere come va, oltretutto mi ha venduto un piccolo ginepro a 30 euro.

Vedi l'allegato 187906

aveva anche un acero ma quello costava 80 euro anche se sono assai tentato di ritornare e di portarmelo a casa :p

Vedi l'allegato 187905

beh meglio quel gineprino che le piante del supermarket :)

Per risponderti : dipende dall'essenza. Ci sono piante che gradirebbero volentieri un'esposizione continua, altre no. Poi ci sono altre ragioni tecnicamente più complesse che determinano l'esposizione diretta o meno al sole, ragioni legate all'efficienza dell'azione fotosintetica della clorofilla.
 

bluesoul

Aspirante Giardinauta
ho capito, quindi le "tecniche" di coltivazione non sono standard ma vanno variate in base alla specie che si cresce?

che mi consigliate, 80 euro per quell'acero è un prezzo giusto? oltretutto vista l'inesperienza, non vorrei fare il passo più lungo della gamba spendendo soldi e commettendo un bonsaicidio, anche se mi piace molto...
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Hai ragione come principio.
La stagnola è un buon conduttore e trasmette bene il calore, ma chiediti: quale calore?
Al massimo può trasmettere una parte del calore assorbito dalla sua massa che è decisamente piccola (prova a farne una pallina).
La sua primaria funzione rimane quella di riflettere le radiazioni infrarosse.
Mettere fra il vaso e la stagnola un isolante termico sarebbe utile in casi estremi come forse è il mio.
Però non ho idea di come eseguire un lavoro del genere in modo degno o perlomeno tollerabile.
L'unica cosa che mi viene in mente è la schiuma di poliuretano (si chiama così?) ma in che cosa contenerla?



si, non è una brutta idea anche se da alcune prove fatte questa estate ho notato che la stagnola avvolta senza uno strato intermezzo di materiale termoisolante in realtà comunque trasmette calore. E' vero che l'alluminio riflette parecchio ma, in quanto metallo, è anche un buon conduttore. Alcuni usano interporre tra l'alluminio e il vaso una fettina di termoisolante edile.

Comunque sia nel mio caso posso farne a meno anche perché l'esposizione fa si che i vasi non siano esposti al sole per tutte le ore della giornata. Un altra buona soluzione è poggiare i vasi su una ciotola bassa bella larga riempita di ghiaia inumidita (non a mollo nell'acqua). Questo crea un microclima che alcune essenze (gli aceri per esempio) gradiscono tantissimo.
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Hai ragione come principio.
La stagnola è un buon conduttore e trasmette bene il calore, ma chiediti: quale calore?
Al massimo può trasmettere una parte del calore assorbito dalla sua massa che è decisamente piccola (prova a farne una pallina).
La sua primaria funzione rimane quella di riflettere le radiazioni infrarosse.
Mettere fra il vaso e la stagnola un isolante termico sarebbe utile in casi estremi come forse è il mio.
Però non ho idea di come eseguire un lavoro del genere in modo degno o perlomeno tollerabile.
L'unica cosa che mi viene in mente è la schiuma di poliuretano (si chiama così?) ma in che cosa contenerla?

si si su questo concordo eh, era pour parler. Ho visto utilizzare con successo dei fogli modellabili che si usano in edilizia, li vendono al brico ma non mi suvviene il nome. La schiuma sarebbe esagerata :)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Permettetemi di "pignoleggiare".
Io credo che il sole sia ben tollerato dalle piante in natura, ma un po' meno da quelle in vaso a causa del fatto che le radici in vaso sono alla mercé delle variazioni di temperatura le quali dipendono moltissimo dall'esposizione, dalla massa di terra all'interno del vaso oltre che ovviamente dalla latitudine e dall'altitudine, mentre le piante in piena terra hanno le radici sempre al fresco, qualunque sia il clima, senza stagnola, senza isolanti termici eccetera.

Poi logicamente ci sono essenze più tenaci e resistenti che si beffano delle altre, arrivando dove altre non riescono.
Ma secondo me soffrono anche loro se il vaso si scalda.
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
ho capito, quindi le "tecniche" di coltivazione non sono standard ma vanno variate in base alla specie che si cresce?

che mi consigliate, 80 euro per quell'acero è un prezzo giusto? oltretutto vista l'inesperienza, non vorrei fare il passo più lungo della gamba spendendo soldi e commettendo un bonsaicidio, anche se mi piace molto...

beh ovvio, ogni essenza necessita di determinati accorgimenti che variano anche in base alla zona climatica in cui si coltivano. Per quanto riguarda l'acero 80 euro mi sembrano troppi, ha un tronco molto esile e poco conico...è una piantina ancora.

Occhio al ginepro...non è facilissimo da gestire, anzi direi che è una pianta che solitamente si tratta quando si ha già una buona esperienza. Se puoi segui dei corsi o comunque informati tanto.
 
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