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Un pò di aceri

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Come anticipato in un'altra discussione, posto alcune foto di alcuni dei miei aceri.
non sono perfette, ma non le ho tolte dai bancali, ma fotografate nella loro posizione, per capire anche come le tengo.
essenza bellissima l'acero, però, da quello che capisco, vari di voi hanno dei problemi nella coltivazione.
come già detto più volte, io li coltivo in terreno molto drenanti, e precisamente un 60% di pomice, 20% di lapillo, 10% di kanuma e 10 % di torba.
se metto akadama elimino parte del lapillo o pomice.
li tengo alcuni in pieno sole, altri un pò riparati ( il dissectum in primis) e riceve sole solo dalle 14,00 circa fino al tramonto.

ecco un buergeriano

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un palmato var. kioimè in vasettino di 18 cm

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un palmato

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il dissectum var. atropurpureum

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e un campestrino, un pò sofferente, dovevo rinvasarlo la primvara scorsa, ma ho perso....l'attimo fuggente quindi quest'anno l'ho tirato fino al 2012.
è una delle mie prima piante...

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francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
passiamo all'acero rosso, o rubrum
questo ha sofferto del vento caldo di un pò di tempo fa, ed ha anticipato la caduta delle foglie, o meglio, dell' arrossamento delle foglie.
il prossimo anno, vaso diverso, e posizione un pò più riparata.

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bosco di palmati

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il grosso campestre " MIO PADRE ", in pieno sole

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mancano le foto dello pseudoplatanus e dello platanoides crismon king, ma se riesco le farò domani.
se volete foto più ravvicinate, chiedete
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
l'acero campestre MIO PADRE è un campestre proveniente da raccolta nel 2003.
stavano facendo uno sbanco per un allargamento di una strada, e questo ciocco, già tagliato l'anno preccedente ( era un albero di almeno 4-5 m ), fu sradicato da un bob cat.
io passavo di lì ( a dire il vero avevo già addocchiato qualche piantuzza frassino compreso)..." per caso" e quindi sono venuto a casa con il ciocco ( sia del campestre che del frassino) rotto da una parte da una colpo di pala.
messo in mastello è rimasto così x 2 anni, nei quali ha lottato fra la vita e la morte per un pò, poi, l'anno seccessivo, si è ripreso in modo egregio!!
dopo rinvasato in vaso bonsai, ma fui spinto dalla fretta, e quindi, l'anno successivo, ancora in vaso di replex grande e iniziato a selezionare le parti che mi interessavano.
lo accorciai di 15 cm, in quanto la parte alta sembrava una bottiglia!!
poi altro regime di coltivazione ed infine, quest'anno in vaso bonsai.
avrà ancora un pò di strada da fare, però se lo merita!!!!
all'interno è completamente cavo!!

p.s.
il nome l'ho dato in ricordo di mio padre, scomparso alcuni anni fa, preso da una malattia infida, e, come il mio acero, non ne voleva sapere di mollare......poi dovette arrendersi.
mi piace pensare che LUI da lassù, guardi il suo acero e capisca cosa ho voluto rappresentare nel dargli quel nome.
 
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aurex

Esperto di Bonsai
il nome l'ho dato in ricordo di mio padre, scomparso alcuni anni fa, preso da una malattia infida, e, come il mio acero, non ne voleva sapere di mollare......poi dovette arrendersi.
mi piace pensare che LUI da lassù, guardi il suo acero e capisca cosa ho voluto rappresentare nel dargli quel nome.
mi spiace per tuo padre Franco...credo che questo tuo gesto sia stupendo...senza parole....
 

alessiobio

Giardinauta
Paradossalmente, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, quello che amo di più di questo forum non è il fatto che si parli di bonsai; ciò che ai miei occhi lo rende davvero un "luogo" eccezionale è il fatto che si ci siano maestri come Franco sempre ben disposti a condividere non soltanto le loro splendide opere e il loro sapere, ma anche le loro emozioni.

Un abbraccio sincero Franco. Sugli aceri non aggiungo nulla senno una piccola emozione: INVIDIA!!! ;)
 

GIARDINIERE MATTO

Aspirante Giardinauta
Complimentoni....non ho parole!!!!
mi faresti un grande piacere se facessi una foto all' apice " di mio padre", vorrei capire come hai capitozzato, e come hai indirizzato i rami per coprire il taglio, non deve essere uno scerzo coprire un taglio così grande!!
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
domani le farò.
non ho coperto il taglio, ma ho reso la parte interesante dal punto di vista estetico.
quando si fanno così grosse capitozzature è impossibile, o quasi, riuscire a chiudere il segno della capitozzatura.
l'unica soluzione rimane quindi nell'enfatizzarla, facendo in modo che assomigli ad un albero vecchissimo, con il troco spaccato o cavo ( come nel caso dell'acerone).
nel frassino invece, ho fatto uno lungo e profondo shari che divide quaso in 2 la pianta.
farò la foto pure di quello.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
ripesco questa discussione, perchè leggo in giro che tanti hanno problemi con aceri in vaso..
 

GORLA

Florello Senior
e si ,abbiamo problemi,io non avrei dovuto averli visto che sono aceri trattati da un grande produttore di aceri ,mi era stato detto che era pronto per il periodo e che fino all anno prossimo non si doveva fare nulla ,avevano rinvasato concimato e trattato , belli franco devi mettere altre foto grazie anna
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
mi ero dimenticato di fare altre foto...

prometto le farò, questa sera ho in visita al giardino una nota persona ( amica di mia sorella ), ma domani farò altre foto.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Complimenti a Franco sia per gli aceri fotografati che per il bel ricordo che ha voluto condividere con noi.
Io non ho mai dedicato una delle mie piante a qualcuno, forse per timore della fine che avrei potuto far fare alla pianta.
Credo però che nel far nascere e crescere una pianta ciascuno di noi senza accorgersi, cerca di strappare un po' di vita alla terra, terra a cui prima o poi la nostra vita dovremo restituire.
Comincio a credere quindi che ciascuna pianta che abbiamo, anche quelle che non abbiamo battezzato, nel profondo della nostra anima possa anche rappresentare le persone scomparse ed ancor più il nostro desiderio di riaverle vicine a noi, e poter prestare loro delle cure, quelle che non potremmo prestare in altro modo.
Forse gli alberi rappresentano davvero il modo in cui ciò che sembra perduto ritorna a consolarci e a ridarci vita e speranza.

Anche per me, ma solo ora che Franco mi ci ha fatto pensare, la pianta che per prima assocerei ad un mio caro è un acero campestre.
Purtroppo a vederlo adesso meriterei una bella ramanzina perché è proprio mal messo e per giunta non ne comprendo abbastanza bene il motivo.
Ha preso certamente un po' troppo calore, ma non capisco bene come col freddo che ha fatto quando è peggiorato.
Forse è stato perché quando mi sono assentato per una settimana senza poter contare sulle innaffiature l'ho messo sul balcone che è sempre in ombra, e poi al mio ritorno l'ho rimesso al sole.
Questi cambiamenti non gli hanno certo giovato. Prima ho visto seccargli progressivamente le foglie, poi sono cadute quasi contemporaneamente. Si vedono da due settimane delle piccole nuove gemme, ma non si sognano di venire fuori: avranno paura di me, di come le tratterei.

Mi sto un po' ricredendo sulla tenacia e forza di cui credevo dotati degli aceri campestri, perlomeno quando sono in vaso.
In natura se la cavano molto meglio ovviamente.
 
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Elemento Bambù

Aspirante Giardinauta
complimenti franco, sono bellissimi,


ps: mi fa pensare che dovrei farti una domanda, ho un acero rubrum piantata da 3 anni di diametro 15cm . ha meta del suo tronco sembra che si sia gonfiata la corteccia e che si sta spaccando. vorrei un consiglio.amo questo albero. ne faro una foto. per adesso l albero sta bene ma sono un po preoccupato per il suo futuro .
 
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