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camelia japonica?

sara72

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
la scorsa primavera ho comprato una camelia credo japonica (le sasanque non sono quelle a fioritura invernale?) alla mostra della camelia che si tiene ogni primavera qui a Verbania. Dopo la fioritura (abbondante) l'ho rinvasata e poi e' sempre stata sul mio balcone (a parte un periodo di vacanza nel giardino dei miei genitori dove poteva stare piu' all'ombra). Ora e' ancora sul balcone (esposto a sud- ovest) e per ora e' verde ed ha molti boccioli. Dato che l'inverno scorso ho ucciso una camelia invernale credo a causa delle eccessive annaffiature, volevo chiedervi se posso lasciarla fuori tutto l'inverno e come e quanto la devo innaffiare in questo periodo. Devo proteggerla in qualche modo dal freddo?
Inoltre dato che il 2 dicembre sempre qui a Verbania ci sara' una nuova mostra questa volta sulla camelia invernale (sono sempre molto interessanti se qualcuno vuole venire) e visto che dubito che evitero' di comprarne una, quali differenze di coltivazione ci sono fra le camelie a fioritura primaverile e quelle a fioritura invernale? Ma per questo al limite vi scrivero' piu' avanti. E le azalee in vaso quanto vanno innaffiate in inverno se lasciate all'esterno? Scusate le tante domande ma temo di combinare nuovi disastri. Buona giornata a tutti. :Saluto:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Io ho una camelia japonica (quelle che fioriscono in primavera) e la lascio fuori anche in inverno (da me dovrebbe essere molto più freddo che a Verbania credo), mi limito a ricoprire la superficie del vaso con aghi di pino, ed il vaso è piuttosto grande. Non la annaffio in quanto in inverno la terra è praticamente sempre umida e comunque basta la pioggia. Se così non fosse, annaffia il minimo indispensabile per evitare che la terra secchi completamente, non c'è una cadenza in quanto in inverno l'attività rallenta molto e non necessita di molta acqua (rischi appunto problemi di ristagno). Gli aghi di pino li uso in particolare anche per apportare un minimo di acidità al terreno, essendo una pianta acidofila....
 

Celestial55

Giardinauta
Ho due japoniche e una sasanqua e le cure che riservo loro sono identiche.
Adopero anch'io aghi e corteccia di pino per la pacciamatura.

L'unica differenza fra le due specie fiorendo in stagioni diverse, riguarda il periodo idoneo al rinvaso, che deve avvenire subito dopo la fioritura. :)
 

sisco69

Aspirante Giardinauta
Dopo la fioritura (abbondante) l'ho rinvasata e poi e' sempre stata sul mio balcone (a parte un periodo di vacanza nel giardino dei miei genitori dove poteva stare piu' all'ombra). Ora e' ancora sul balcone (esposto a sud- ovest) e per ora e' verde ed ha molti boccioli.

Ciao Sara, ti consiglio di spostare la tua camelia il meno possibile in quanto soffrono molto gli spostamenti da un luogo all'altro. E' pur vero che un'esposizione a sud-ovest in estate per la camelia è un po' "forte" però ti converrebbe cercare di ombreggiarla sul tuo terrazzo piuttosto che spostarla da un'altra parte.

Dato che l'inverno scorso ho ucciso una camelia invernale credo a causa delle eccessive annaffiature, volevo chiedervi se posso lasciarla fuori tutto l'inverno e come e quanto la devo innaffiare in questo periodo. Devo proteggerla in qualche modo dal freddo?

Vista anche l'esposizione del tuo terrazzo vedrai che la tua camelia non soffrirà certo il freddo, è una pianta rustica. Per le innaffiature non esagerare d'inverno... spesso è sufficiente l'acqua delle piogge semprechè non capiti un periodo lungo di siccità. Sicuramente devi bagnarla se ci sono giornate in cui spira il maledetto foehn che credo arrivi anche dalla tue parti; è un vento secco e tende a disidratarle velocemente.

Ciao Sisco
 
M

Mariolino73

Guest
La Camelia più delicata è la japonica, la sasanqua è un po' meno delicata; in ogni caso si tratta di piante che amano climi temperati, dove la temperatura scende sotto lo zero raramente e con discontinuità. In vaso la percezione di freddo è sempre più alta che in piena terra, ma se la tua è sul balcone è tutto sommato vicina alla casa e quindi penso non abbia bisogno di ulteriori protezioni. Ma se vuoi esserne tranquilla acquista del "tessuto non tessuto" nel tuo garden di fiducia (la velina che si usa per riparare gli ortaggi) e depositala sulla vegetazione nei momenti più freddi. Per la pacciamatura è vero che favorisce l'acidità, ma mineralizzando la sostanza organica in essa contenuta consuma azoto, quindi occhio! Per migliorare l'acidità esistono concimi a reazione acida specifici per acidofile. Ciaaaaooo.
 

sara72

Aspirante Giardinauta
ciao mariolino,
scusa l'ignoranza ma cosa vuol dire che la pacciamatura con aghi e cortecce di pino porta al consumo di azoto? Cosa puo' succedere alla pianta? Le coperture le dovrei mettere quando la temperatura va sotto zero? grazie della tua risposta e buona giornata. :flower:
 
M

Mariolino73

Guest
Vedi Sara, la sostanza organica normalmente va incontro a una serie di reazioni chimiche e biologiche (ad opera dei micro organismi che vivono nel terreno) che sono alla base della decomposizione. Alcuni dei micro organismi suddetti consumano azoto sottraendolo alla disponibilità che utilizzerebbe la pianta. In piena terra non è un grosso problema perchè il volano è notevole, in vaso invece non bisogna sottovalutare questo aspetto, per cui l'azoto va integrato con concimi ad alto titolo di azoto a inizio primavera. Per quanto riguarda il tessuto non tessuto lo dovresti mettere quando le previsioni indicano la potenziale formazione di gelate. Sarebbe sempre meglio metterlo di sera e toglierlo la mattina, ma piuttosto che rischiare danni da freddo lascialo continuativamente nei periodi che si sa essere generalmente i più freddi (dicembre, gennaio, febbraio). Ti ho risposto? Fammi sapere se hai altri dubbi. Ciao ciao.
 

sara72

Aspirante Giardinauta
Vediamo se ho capito. Eseguo la pacciamatura con aghi di pino e corteccia. A partire circa da dicembre copro con questo tessuto non tessuto (che spero di trovare perche' non sono una grande frequentatrice di garden) fino a febbraio e poi in primavera concimo con concimi con alto contenuto di azoto. Lo stesso discorso vale sia per la camelia japonica che per la sasanqua(che conto di comprare verso dicembre) ? Visto che sei cosi' esperto di camelie sai dirmi da che periodo a che periodo fioriscono le sasanque?
Ultima cosa: e' meglio eseguire lo stesso trattamento protettivo anche per le azalee? Ciao e grazie. Sara :flower:
 
M

Mariolino73

Guest
Hai capito bene. Lo stesso discorso vale per entrambe le tipologie.
Le sasanqua hanno una fioritura autunnale che generalmente è collocabile in settembre-ottobre, mentre le japonica fioriscono a inizio primavera (febbraio-marzo), anche se alcuni produttori le "forzano" in serra e le fanno fiorire già a gennaio. Naturalmente all'interno di ogni specie ci sono oscillazioni nel periodo di fioritura legate alla varietà specifica. Ricorda che le Camelie amano terricci leggermente acidi quindi i concimi che acquisterai dovranno avere destinazione "acidofile". Inoltre si tratta di piante che non amano mai essere poste al sole diretto per più di qualche ora al giorno... Ciao.
 

lidia1809

Guru Giardinauta
La mia cameli l'ho comprata l'anno scorso a febbraio e aveva tanti fiori, ora sta iniziando a fiorire (2 fiori e 1 bocciolone)
che razza di camelia è?
 
M

Mariolino73

Guest
Credo, visto il periodo, che sia proprio una sasanqua... (un po' in ritardo)
 

kiwoncello

Master Florello
X Sara72
Io non mi preoccuperei troppo, in fin dei conti la zona del Lago Maggiore è molto favorevole alla coltivazione delle camelie e lì sta gran parte dei vivaisti top di acidofile. Il discorso della pacciamatura con aghi di pino o bark è importante in quanto specie d'inverno protegge quelle fini radichette superficiali se non addirittura esterne che le camelie amano emettere. Inoltre come già detto e stradetto il materiale di pino emette una sostanza naturalmente attiva contro la Phytophthora cinnamomi, vulgo uno dei funghi del marciume radicale.

X Lidia1809
La tua camelia potrebbe anche essere una japonica che precorre i tempi vista la stagione climaticamente strana. Io ne ho due (japonica) con i primi fiori mentre normalmente iniziano a fine dicembre-metà gennaio dipendendo dall'annata. Le sasanque sono fiorite da settembre; comunque un sistema per distinguere sasanque da japonica è che le prime quando fioriscono iniziano a schiudere le numerose e piccole capsule portasemi frutto della fioritura dell'anno precedente.

Infine il discorso dei concimi fortemente azotati, viste le limitate esigenze nutritizie delle camelie a differenza di altre acidofile, temo sia il miglior sistema per bruciarle.
kiwo
 
M

Mariolino73

Guest
Scusa kiwoncello, ma la salinità di un concime è indipendente dalle percentuali di macroelementi in esso contenuto, non sei daccordo?! Inoltre sulle confezioni di concimi per acidofile sono indicati i dosaggi e le epoche d'impiego; l'unico modo per fare seri danni è abusare del concime o magari distribuirlo senza dare subito acqua per solubilizzare. In ogni caso sono anni che concimo le Camelie e non ne ho mai bruciata una (giusto per puntualizzare). Ciao ciao
 
M

Mariolino73

Guest
Utilizzo concimi idrosolubili con un titolo 2:0,8:1,5 innaffio le piante più o meno una volta al mese iniziando a marzo quando le temperature non scendono al di sotto dello 0. Sospendo la concimazione in luglio e agosto, riprendo a settembre e mi fermo a metà ottobre. Integro una volta ogni 2 mesi, rispettando lo stesso ritmo con sequestrene (ferro chelato) che mi preserva da eventuali fenomeni di clorosi.
 

kiwoncello

Master Florello
OK. Cioè in pratica segui la procedura che si usa per altre acidofile, in primis azalee, usando concimi solubili a bassa gradazione. Io preferisco, soprattutto per ragioni di tempo e fatica (di camelie varie in piena terra e vasoni ne ho 28 senza contare la miriade di piantine di varia età da seme) usare la procedura "due volte all'anno", cioè sformaggiata di Nitrophoska Gold a lenta cessione in settembre e fine marzo. Stessa procedura uso per le gardenie.
Ciao
kiwo
 
M

Mariolino73

Guest
A ognuno il suo... Sono sicuro che le tue camelie sono bellissime! Ciao, a presto.
 

lidia1809

Guru Giardinauta
X Lidia1809
comunque un sistema per distinguere sasanque da japonica è che le prime quando fioriscono iniziano a schiudere le numerose e piccole capsule portasemi frutto della fioritura dell'anno precedente.


Non ci sono piccole capsule portasemi, l'unica che c'era si è aperta ad agosto ed era grande quanto una none, quindi è una japonica!?! :slow:
 
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