Miranda!!!
A proposito delle peonie, sì sono quelle, ho dovuto aver molta pazienza per vederle rimettersi. In uno dei miei numerosi traslochi, completo di barche, ho sterrato dal giardino le peonie erbacee che avevo, e che s'erano pure ridotte ai minimi termini, con pochissime radicine intorno. A questo aggiungi che non vogliono essere traumatizzate e lo sono state un bel po'. Contrariamente al solito (rinvaso sempre in vasi gradualmente più grandi), ho cacciato quel che c'era in un vaso fatto come una giara, di ampiezza massima circa di 40 cm e di altrettanta altezza. E ho aspettato un bel po'di anni. Sono sempre lì e stanno bene.
Quanto al tempo ti devo confessare che ho un impianto di irrigazione, quanto ai concimi tendo a non forzare troppo, non importa se la pianta non ha foglie verdissime o crolla di fiori (ma azalee e camellie, che sono le protagoniste più maestose di questa terrazza, necessitano di poca concimazione, soprattutto le camellie: solo un po' al momento della formazione dei boccioli.
Ho messo in linea una foto dell'anno scorso della peonia suffruticosa. Quest'anno, non so perchè, si è espansa di molto in altezza e ed è fiorita ancora di più.
Su Orto Frutteto ho piazzato il fiori della bellissima feijoa sellowiana, che vive però sul terrazzo opposto, più in alto, a sud ovest, insieme agli agrumi e ai gelsomini ecc..
La mia è una casa di bora e scirocco, la scommessa è stata di far crescere le camellie e le azalee nonostante la bora, che tuttavia a Venezia arriva umidificata e, da me, un po' depotenziata per il riparo del tetto della casa di fronte, che mi protegge dalla crudezza piena dell' est.
Per le altre piante delicate non ho scuse: è una passione, amo gli agrumi e le piante profumate e ho una casa piena di sole, in cui possono stare d'inverno, senza troppo soffrire, quelli delicati.
E il profumo dell'arancio in fiore, a gennaio, del mandarancio e del pompelmo, o del chinotto (ma la palma la darei al pompelmo) o, meno, del limone in casa, fa sognare.